VII EDIZIONE

SEMINARE POETICAMENTE
Tra le pause dei monti

DA GIUGNO A SETTEMBRE 2024
DA GIUGNO A SETTEMBRE / Castelnovo ne' MontI, Vetto d'Enza, Villa Minozzo

2024 - VII EDIZIONE

L’edizione 2024 dell’Uomo che cammina ospita le opere di Fabio Adani

La settima edizione del festival “L’uomo che cammina” esplora il concetto di Ecologia profonda o Ecosofia, come emerge dalle riflessioni ed esperienze di Arne Naess: filosofo, alpinista, ma anche musicista norvegese.
L’uomo diventa creatura tra le creature, non più portatore di un’etica di dominio, ma elemento, tra gli altri, di una poetica di relazioni che cerca di recuperare una totalità di sguardo che possa indagare  in profondità il reale, così da scovare connessioni e segni concreti di una ontologia tutta da ripensare, nell’ottica di un decentramento dell’umano e del suo dialogo col non-umano, come si rivela mirabilmente nel lavoro poetico del premio Pulitzer Mary Oliver, Primitivo americano, per la prima volta edito in Italia e di cui ospiteremo la curatrice e traduttrice Paola Loreto.
Il filo si dispiega quindi in eventi di teatro ambientale, come Andante di Faber Teater o Il Drago a sette teste di Teatro dell’orsa, nuovi percorsi  sensoriali con i taccuini in natura di Fabio Adani e un viaggio intorno ai suoni dal mondo col progetto In ascolto nomade di Luciano Bosi.
Si confermano due momenti poetici di VOLA ALTA PAROLA con Gianni D’Elia ed Elio Pecora.
Il finale è ancora dedicato alla musica con OPERAPAESE Working Class di Giorgio Battistelli, interpretata da 15 artigiani dell’Appennino, insieme con i musicisti di Icarus Ensemble.

EDIZIONI PRECEDENTI

2023

ABITARE POETICAMENTE, Di uomini & animali. Chissà se la casa dell’uomo animale è il bosco, la città, oppure il solo labirinto infinito che chiamano deserto. O invece la casa non è semplicemente qualcosa che l’animale uomo si porta dietro: come la lumaca il suo guscio, il carapace la tartaruga. Qualcosa, la casa, come il suo stesso corpo: che batte, vibra, suona, cammina, danza e solca la terra, costruisce i suoi labirinti fatti di sentieri e briciole, quasi fossero pietre d’angolo o sasso piatti, da far saltare sull’acqua. Farli camminare lontano. Ecco.

2022

Sempre in Appennino. Intorno alla Pietra. Nelle sue profondità.
Ci sono giorni che iniziano la notte. Come briciole di pane nei sentieri del bosco. Ci sono tempi dove per ritrovarsi, la sola cosa che resta è correre il rischio di perdersi. Ci sono punti piccolissimi del mondo dove lo sguardo si apre davanti a una vastità. E quando iniziamo a percorrerla ci sembra di poter descrivere un’isola. E invece siamo solo all’inizio di un oceano. 

2021

Dedicato a Dante.
Ci sono giorni per camminare.
Salire, scendere e ancora risalire.
In cerca di un orizzonte, oppure di una poesia. Verticali.
Ci sono giorni per ascoltare parole e suoni e forse anche visioni.
In accordo con i passi.
Nel cuore di un paesaggio
che ha nome Appennino.
Dove La Pietra è il suo giardino.

2020

Dal 31 luglio al 2 agosto

Opera di Simona Sentieri. “…i verbal-mente in cammino… EMIGRARE”

2019

Dal 28 al 30 giugno

Opera di Ermanio Beretti “Legarsi alla Pietra”

2018

Dal 29 giugno al 1° luglio

Opera di Corrado Tagliati “Verso l’alto”

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